Che cosa sono i permessi di root?
Questa è probabilmente una domanda a cui un utente Android dovrebbe saper rispondere, purtroppo però l'argomento è ancora poco conosciuto e spesso il termine root viene utilizzato in maniera non propria.
Per quale motivo?
Perchè il root non si ottiene e non si "fa" come comunemente
viene detto, in quanto consiste nella possibilità di ottenere i permessi di
"alto livello" sull'intero sistema operativo in modo da avere il
pieno controllo e diventarne l'amministratore (detto anche Superuser).
Quali sono i vantaggi?
- Accedere ai file di sistema e cancellarli o modificarli a piacere
- Modificare la frequenza del processore con un kernel modificato
- Fare il backup dell'intero sistema creando g un'immagine di sistema da ripristinare in caso di emergenza, usando una recovery modificata
- Estendere le funzioni del dispositivo, ad esempio per abilitare il collegamento di un controller PS3
- Eliminare applicazioni di sistema indesiderate
- Lavorare il file di framework per cambiare la grafica
- Utilizzare e varie applicazioni presenti nel Play Store che sfruttano i permessi di root, aprendo ad infinite possibilità per il proprio dispositivo.
Come faccio ad ottenere i permessi di root?
La procedura si innesca grazie a dei bug specifici presenti nel dispositivo, ma deve essere preceduta dallo sblocco del bootloader e dall'installazione di una recovery modificata (argomenti che tratteremo
approfonditamente nei prossimi focus). Non si tratta di nulla di così
difficile come si possa pensare.
In conclusione, lo faccio? O non lo faccio?
Questa è una domanda alla quale solo il proprietario del dispositivo può dare risposta. Il processo è comunque reversibile, e in alcuni casi ci sono dei tool che semplificano di tanto la procedura riducendola ad un solo click del
mouse.
Importante appunto: bisogna necessariamente controllare di eseguire l'operazione per
il dispositivo esatto, controllando la sigla del dispositivo in vostro possesso.
Nessun commento:
Posta un commento